Ricerca
di: Azzurra, Lucrezia e Michela
Marte ha da sempre attirato l’attenzione
dell’uomo perché è il pianeta a noi più vicino e perché assomiglia sia alla
Terra sia alla Luna. La sua superficie è rossa, per la presenza di minerali
ferrosi, e un tempo, oltre quattro miliardi di anni fa, c’era acqua allo stato
liquido. Oggi le sonde inviate su Marte raccontano agli astronomi di una realtà
ben diversa, inadatta a ospitare esseri viventi, come invece si credeva un
tempo.
Come
è fatto il pianeta rosso
Marte è il quarto pianeta del Sistema
Solare, in ordine di crescente distanza dal Sole: segue infatti Mercurio, Venere e
la Terra
stessa. Paragonato alla Terra, Marte è piuttosto piccolo: il suo diametro
all’equatore è di 6.787 km,
circa la metà di quello terrestre. L’orbita di Marte intorno al Sole è
ellittica con distanza media di 228 milioni di chilometri. Per percorrere la
sua orbita Marte impiega circa due anni, cioè 687 giorni. Il periodo di
rotazione marziano, e cioè il giorno marziano, è invece assai vicino
a quello terrestre: dura infatti 24h 379 220. L’asse attorno al quale
ruota Marte è inclinato rispetto al Sole all’incirca come l’asse terrestre,
quindi la successione delle stagioni su Marte, benché queste siano leggermente
più lunghe, assomiglia a quella sulla Terra.
Visto che Marte è molto più piccolo della
Terra, quando si è formato si è raffreddato molto rapidamente. I minerali
ferrosi non hanno fatto in tempo a precipitare nel nucleo del pianeta, ma sono
rimasti sulla superficie in percentuale superiore a quanto è avvenuto sulla
Terra: col tempo, a contatto con l’ossigeno e con il vapore acqueo presente
nell’aria, si sono ossidati, diventando rossi. Insomma, potremmo dire che Marte
è un pianeta ‘arrugginito’.
Intorno a Marte girano due piccole lune, Phobos e Deimos, scoperte nel 1877.
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